Il leader di Azione Carlo Calenda critica il modo di parlare del presidente Biden.
Non è la prima volta che il presidente Usa viene criticato per le sue gaffe o per aver fatto qualche dichiarazione scomoda magari fuori copione come è avvenuto nei giorni scorsi a Varsavia. Nel contesto di una guerra questa propensione alle gaffe o ad andare oltre di Biden ha suscitato critiche da varie parti politiche come espresso dal commento di Calenda sul web.
In un tweet Calenda scrive: “Mi pare che anche i più filo atlantici (come me) debbano ammettere che il modo in cui #Biden parla della Russia è pericoloso e irresponsabile. Passa da una gaffe all’altra senza soluzione di continuità da prima dell’inizio del conflitto in Ucraina“.
Preoccupazioni anche da parte di altri leader europei come il presidente francese Emmanuel Macron, che ha detto che lui non avrebbe usato le parole di Biden e che «deve essere fatto di tutto per impedire che la situazione degeneri». Anche dalla Germania le parole di Biden sono state viste «comprensibili, ma piuttosto imprudenti dal punto di vista strategico». Dal Regno Unito si dissociano e sottolineano che non hanno intenzione di promuovere un regime change per la Russia.
I tentativi della Casa Bianca di mitigare gli effetti
Dalla Casa Bianca rassicurano e rettificano: «Quello che voleva dire il presidente era che a Putin non può essere permesso di esercitare il proprio potere sui paesi vicini. Non stava parlando del potere di Putin in Russia o di un cambio di regime». Anche Blinken ha cerato di rimodulare le parole del presidente dicendo che quello che Biden voleva dire è che “Putin non può essere autorizzato a fare la guerra o impegnarsi in un’aggressione contro l’Ucraina o chiunque altro»
Solito a questo comportamento lo stesso presidente ha fatto dell’autoironia per la sua carriera tempestata di gaffe in contesti ufficiali ammettendo “I’m a gaffe machine”, ovvero sono una macchina da gaffe. Su questa sua capacità di parlare in pubblico dicendo cose troppo sincere provocando spesso delle gaffe, ci ha un po’ marciato. Per questo risulta difficile capire se si è trattato di una gaffe o di una consapevole volontà di esprimere quella frase.
La gaffe machine che può sconvolgere la guerra
La frase che è “scappata” a Biden: “santo Dio, non può restare al potere” ha provocato varie preoccupazioni nel mondo occidentale. Una manifesta volontà di regime change da parte del presidente Usa può provocare una dura reazione di Putin che sembra al momento disposto a negoziare con Kiev. Inoltre, potrebbe generare un’escalation del conflitto fino a farlo diventare uno scontro diretto tra Putin e Biden, ciò significa tutto il mondo occidentale.
Questa frase provocatoria però può essere letta anche nel verso opposto, ovvero come l’inizio di una spinta verso la consapevolezza da parte dei russi di chi è Putin. Molti hanno associato la provocazione di questa frase ad un’altra frase molto scomoda pronunciata da un altro presidente americano. Era Reagan nel 1987 a Berlino che si rivolse direttamente al presidente Urss: “Mister Gorbachev, butti giù questo Muro». Frase che ha segnato il crollo del Muro e la fine dell’Urss, probabile che questa frase di Biden porti agli stessi effetti.